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Questo lavoro raccoglie il dvd e i testi dello spettacolo, di e con Matteo Belli, "Genti, intendete questo sermone (monologhi giullareschi medioevali e moderni)", oltre a un saggio sulla scenicità della letteratura giullaresca, dello stesso autore. Lo spettacolo presenta una breve silloge di testi giullareschi italiani medioevali e moderni, raccolti con l'intento di offrire all'attenzione dello spettatore il carattere specifico della parola giullaresca: quello di essere pensata appositamente per la scena, più che per la pagina scritta e che, al di là dell'indiscutibile vivezza e godibilità rappresenta, in alcuni casi, un mondo culturale di estremo interesse per le soluzioni di grande modernità, quasi premonitrici di esiti letterari molto posteriori. Si va da un classico lungamente dibattuto come "Rosa fresca aulentissima" di quel Michele detto Cielo o Ciullo d'Alcamo che già fu al centro di svariate contese tra critici, ai sorprendenti giochi linguistici del "Bisbidis" di Manoello Giudeo, passando per testi celebri e amati dai cultori come "La nascita del villano" di Matazone da Caligano e la straordinaria e grottesca drammaticità della "Parodia della Passione" di Ruggieri Apugliese. Il tutto incorniciato da due brani scritti dall'interprete: una libera rilettura di una novella trecentesca di Franco Sacchetti e, nel finale, un omaggio dedicato all'antica tecnica del grammelot, linguaggio quasi senza parole riconoscibili e basato sulla tecnica onomatopeica dell'imitazione di altre lingue. Ogni brano è preceduto da un'illustrazione storico-critica da parte dell'attore, che introduce lo spettatore moderno a una migliore intelligibilità, non solo della lettera ma anche delle questioni tematiche e stilistiche proposte da testi tanto lontani nel tempo anche se, per molti fattori, incredibilmente attuali.